Il Vril è un’ipotetica forma di energia descritta in varie opere attinenti al moderno esoterismo. Molti credono che un’antica civiltà antidiluviana fosse in possesso di una misteriosa forza vitale universale che si chiamava Vril, e che avevano custodito questa sacra conoscenza, passando attraverso un’iniziazione sacra nelle scuole.

Quali sono i segreti occulti del Vril? Secondo il romanzo fantascientifico “The Coming Race”, poi ripubblicato come “Vril”, scritto nel 1871 dal romanziere inglese Edward Bulwer-Lytton, il Vril è un particolare fluido energetico che permetterebbe ad una misteriosa civiltà residente nella Terra cava di avere poteri magici che li renderebbe simili a divinità. Il termine “Vril-ya” significherebbe proprio razza di aspetto nordico semi-divina con il potere, sia curare qualsiasi malattia, che animare un oggetto inanimato rendendolo intelligente, oppure distruggere una fortezza, utilizzando degli speciali bastoni metallici di forma cilindrica da cui confluiva questa particolare energia.( un tipo di laser ). Il racconto proto-fantascientifico di Bulwer-Lytton fu preso assai seriamente dai sostenitori dell’esistenza di Atlantide (tra i quali W. Scott-Elliot) e in seguito dagli appassionati di occultismo. Qualcuno sostiene che Bulwer-Lytton abbia solo descritto con parole sue quanto letto su un antico manoscritto che poi andò distrutto. Una civiltà antica che possedeva il potere del Vril (o altro dispositivo energetico) non è poi così fantascientifica, nella Bibbia sono descritti i fenomenali poteri distruttivi dell’Arca dell’Alleanza, che più che una reliquia forse era una potente arma che sprigionava una misteriosa energia.
A rafforzare questa ipotesi di antica civiltà evoluta forse prediluviana, una notizia che viene dal Guatemala. Non si tratta di una forza energetica distruttiva o benefica come il Vril ma di un qualcosa che dovrebbe fare riflettere sui nostri antenati. Sembrerebbe che alcuni antropologi, dei funzionari del governo del Guatemala e il leader del Concilio Maya, avrebbero scoperto un apparecchio tecnologico in una grotta (che fa parte di una rete di cunicoli) a 13 km dal sito conosciuto come El Mirador, che ospita una gigantesca piramide sotterranea. Nella grotta sono presenti lapidi con iscrizioni e rappresentazioni in bassorilievo di costellazioni, in particolare quella di Orione e delle Pleiadi. Il vice direttore del Museo Nazionale di Archeologia ed Etnologia del Guatemala, Stefano Salvatierra, ha detto che il ritrovamento potrebbe rivoluzionare la nostra concezione del passato dell’umanità e lo sviluppo tecnologico delle antiche culture. L’antropologo Fernando K. Diaque ha spiegato che il dispositivo lo avrebbe trovato una donna che ha voluto rimanere nell’anonimato. La donna, ha spiegato l’antropologo, appena entrata nella caverna avrebbe visto una esplosione di luce proveniente dall’oggetto. Don Alejandro Cirilo Perez Oxlay, “Wandering Wolf ” capo del consiglio degli anziani maya, avrebbe assistito ad una scena simile, solo che l’uomo avrebbe visto la nascita di un essere e nella sua mente si sarebbe formata la parola Hunab-Ku, ( la suprema divinità, l’Eterno, il Creatore della religione maya ). Il giornalista Rafael Palacios, considererebbe il dispositivo una prova inconfutabile del legame tra i Maya e gli extraterrestri. Gli esperti, dopo i primi esami fatti al dispositivo, concorderebbero nel dire che è un tipo di proiettore di ologrammi in grado di emettere immagini tridimensionali ad alta fedeltà. L’oggetto sarebbe costituito da una griglia di quarzo, da una lega di tantalio, oro e rame, nell’interno ci sarebbe un liquido metallico in una sfera con del mercurio, forse una sorta di trasformatore toroidale usato come combustibile.
Charles Berlitz, in più di uno dei suoi libri, dice che tutti gli oggetti archeologici “anacronistici” sono Atlantidei e che, secondo lui, le leggende degli dèi anfibi non sono leggende, ma parlano di esseri provenienti da pianeti del sistema stellare di Sirio (la religione del popolo africano dei Dogon testimonia che sono stati visitati da alieni provenienti dal pianeta Sirio B) e altri provenienti da Orione, dalle Pleiadi, ecc. D’altra parte Atlantide aveva colonie in tutto il mondo e molti Atlantidei erano sparsi per il mondo quando accadde il cataclisma che distrusse buona parte del pianeta ed inghiottì Atlantide. l sopravvissuti al cataclisma, sparsi ad Est e Ovest, Nord e Sud dell’Atlantico, secondo Berlitz, hanno portato la conoscenza antica e l’alta tecnologia e cultura negli altri paesi, come l’Egitto. Poi, nel corso del tempo, senza più le attrezzature o le tecnologie, gli strumenti o le sorgenti di alimentazione da utilizzare, tale conoscenza anche se trasmessa, potrebbe essere stata male interpretata tanto che alla fine divenne incomprensibile, fino ad essere completamente dimenticata. Ma hanno lasciato molte tracce e sicuramente molti di questi resti archeologici inspiegabili, sono Atlantidei o extraterrestri. E se invece gli Atlantidei fossero loro stessi degli extraterrestri? L’Egitto ebbe una svolta nella sua crescita quando arrivarono gli dèi, coloro che gli artisti egizi hanno disegnato dal colorito bluette o verdino, dalla lunghissima vita e dai crani oblunghi. Questi dèi, da dove arrivavano? Erano i superstiti di Atlantide? Erano extraterrestri? Avevano il potere del Vril o qualcosa di simile che li ha aiutati a costruire imponenti ed “impossibili” monumenti e strutture megalitiche? Molto probabilmente, si.