La morte di Marilyn Monroe e l’assassinio del presidente John F. Kennedy sono due eventi storici che, dopo oltre 50 anni, aspettano ancora delle risposte. Sebbene ci siano delle dichiarazioni ufficiali circa la morte di questi due celebri personaggi, ancora oggi a distanza di oltre 50 anni dalla loro scomparsa, esistono dubbi e misteri che il tempo non ha cancellato e viene fuori sempre più insistente l’ipotesi del complotto per eliminarli.

Va ricordato che Marilyn Monroe e John F. Kennedy erano amanti più o meno espliciti e che questa relazione clandestina non era accettata dai puritani politici dell’epoca e dal fratello di John, Bob (Robert Kennedy). Apparse subito strana ed inverosimile la notizia del suicidio di Marilyn Monroe che era, al momento della sua morte, uno dei più grandi sex symbol in America, e lo è tuttora. Nata a Los Angeles il 1° giugno del 1926, ha costruito la sua fama e la sua carriera come attrice, cantante e modella e ancora oggi è considerata una delle celebrità di Hollywood più popolari di sempre. Detto questo, la notizia della morte di Marilyn Monroe, avvenuta il 5 agosto del 1962, ha scioccato molti fan, visto che lei era una star con una carriera promettente. Le indagini condotte dalla polizia per quanto riguarda la sua morte sono state giudicate da molti come scadenti e sospette, con il materiale vitale che circonda il caso scomparso poco dopo. Secondo i file dell’Fbi ottenuti dall’ Associated Press nel 2012, nulla è stata menzionato dall’organizzazione sulla morte di Marilyn, anche se c’erano indicazioni che l’ufficio sapeva di teorie del complotto legate a lei. Tuttavia, non sono state avviate indagini per questo. Scavando un po’ nelle teorie, si va dall’omicidio al suicidio, con quest’ultimo come versione ufficiale del caso.
Quanto segue è un estratto del rapporto di IB Times che descrive la versione dell’omicidio, che implica la famiglia Kennedy. “Nel libro ‘The Murder of Marilyn Monroe: Case Closed’, scritto da giornalista investigativo Jay Margolis e dall’autore di best-seller del New York Times Richard Buskin, il presunto omicidio della Monroe è stato orchestrato da Robert Kennedi e dal cognato e attore Peter Lawford, dopo che l’attrice aveva minacciato di divulgare segreti politici sporchi di cui era venuta a conoscenza”. Secondo il Daily Mail, il presunto psichiatra della Monroe avrebbe iniettato del Pentobarbital non diluito all’attrice, un’iniezione letale. Quanto segue è parte del report dal sito. “Bobby Kennedy era determinato a farla tacere, a prescindere dalle conseguenze”, avrebbe poi rivelato Peter Lawford, secondo gli autori, sentendosi distrutto dal senso di colpa per l’omicidio della stella. “E’ stata la cosa più folle che abbia mai fatto e sono stato abbastanza pazzo da lasciare che accadesse”. “E ‘stato un omicidio cui ha presumibilmente assistito James C. Hall, assistente di ambulanza, che è arrivato a casa della star del cinema e ha visto lo psichiatra dottor Greenson iniettare a Marilyn direttamente nel suo cuore del Pentobarbital non diluito, rompendo brutalmente una costola con l’ago. Era stato istruito da Bobby di ‘prendersi cura di Marilyn’”. A quanto pare quindi, Marilyn Monroe è stata assassinata dopo aver minacciato di rivelare certi segreti sui Kennedy al pubblico. La teoria del suicidio afferma che lei avrebbe assunto un’overdose di sonniferi. Ma anche il medico che ha eseguito l’autopsia su di lei, il dottor Thomas Noguchi, ha ammesso che nessuno potrà mai sapere davvero che cosa ha causato la morte di Marilyn.
Ora l’assassinio di John F. Kennedy, che ha avuto luogo il 22 novembre 1963 a Dallas, in Texas. Le circostanze dell’omicidio hanno causato un sacco di ipotesi sul fatto che c’erano diverse persone coinvolte nel suo assassinio. Alcuni teorici della cospirazione hanno cercato anche di collegare i governi cubani e russi per l’assassinio di John Kennedy, tenendo conto del fatto che Lee Harvey Oswald, l’uomo che si ritiene abbia sparato al presidente Kennedy, ha visitato le loro ambasciate nella prima parte di quell’anno. Tuttavia, questo è stato respinto dalla commissione d’inchiesta. Quanto segue è un estratto della relazione Newsweek sul fatto. “I documenti riservati, visibili solo al presidente, hanno rivelato come Oswald avesse pianificato di fuggire, confermando le voci che aveva visitato le ambasciate cubane ed ex Unione Sovietica a Città del Messico nel settembre dello stesso anno. I capi dell’intelligence ritengono che quella visita era stata fatta per ottenere i visti in modo che potesse recarsi in URSS via L’Avana”. Ma tutto questo sembra una forzatura e forse una sceneggiata per coprire il complotto che potrebbe sì essere marchiato Cuba (?) o URSS ma non esclude un più probabile complotto interno per eliminare un presidente ritenuto scomodo dai “notabili” americani dell’epoca, sia politicamente sia per l’immagine sporcata dalla relazione con Marilyn Monroe.
Detto questo, la domanda più sconcertante per l’assassinio di John F. Kennedy è: perchè Lee Harvey Oswald avrebbe ucciso il presidente degli Stati Uniti? Ad oggi nessuno ha risposto. Da notare che quando il presunto omicida è stato arrestato, ha dichiarato ossessivamente di essere innocente, ma le inchieste dell’FBI e della successiva Commissione Warren lo dichiararono colpevole. Ma Oswald non ebbe il tempo di essere interrogato e giudicato in quanto è stato ucciso due giorni dopo l’omicidio Kennedy da un certo Jack Ruby nella Centrale di polizia di Dallas, mentre stava per essere trasferito alla prigione della contea. Nel 1979 la United States House Select Committee on Assassinations (Commissione scelta della Camera dei Deputati sui casi di assassinio) ha concluso che, sebbene Oswald fosse il probabile assassino materiale, l’assassinio del presidente Kennedy potrebbe essere stato frutto di un complotto, pur non riuscendo a identificare le persone o le organizzazioni che ne sarebbero state coinvolte.