Le Grotte Longyou sono una sistema di grandi caverne artificiali situate nei pressi del villaggio di Shiyan Beicun, nella prefettura di Quzhou, in Cina. Queste affascinanti grotte artificiali, che si pensa risalgano ad almeno 2 mila anni fa, rappresentano una delle opere architettoniche sotterranee più grandi dei tempi antichi. Scienziati e archeologi di tutto il mondo, però, non sono ancora riusciti a svelare i suoi segreti, lasciando senza risposta le domande su chi le abbia costruite e perchè.

Scoperte nel 1992, finora sono state individuate 36 grotte. Considerando la loro origine artificiale, si tratta di grotte molto grandi, con una superficie coperta che supera i 30 mila m². Le Grotte Longyou sono un meraviglioso e raro mondo sotterraneo e sono considerate in Cina come la “nona meraviglia del mondo”, un mistero ancora chi le ha costruite e soprattutto perché. Situate nei pressi del villaggio di Shiyan Beicun nella provincia di Zhejiang, il sistema di grotte è stato scoperto nel 1992 da un abitante del locale villaggio. Da allora sono state esplorate 36 cavità artificiali, per una superficie totale che supera i 30 mila m². Le grotte sono state scavate nella siltite solida e ognuna di esse si inabissa ad una profondità di circa 30 m. Il complesso è costellato da ponti, grondaie, piscine e pilastri uniformemente distribuiti con lo scopo di sostenere le volte delle grotte. Le pareti e le colonne di sostegno sono state scavate con grande precisione e sono ricoperte di linee parallele decorative realizzate presumibilmente a scalpello. Delle 36 grotte, attualmente sono una è aperta al pubblico, scelta perchè al suo interno vi sono sculture in pietra che raffigurano cavalli, pesci e uccelli, elementi cesellati con incredibile maestria e precisione. Le foto delle Grotte Longyou (potete ammirarle sulla nostra pagina Facebook all’interno dell’album “foto varie 5” insieme ad altre fantastiche foto) non rendono appieno la rara bellezza e precisione delle incisioni e degli ornamenti e ci si domanda come i costruttori abbiano potuto realizzare questo complesso, cesellando le singole grotte come se fossero una sola in una incredibile continuazione di linee parallele e disegni.
Già, i costruttori. Ma chi erano? Come hanno fatto? A giudicare dalla data presunta di costruzione, circa 2000 anni fa, non avrebbero dovuto avere gli strumenti adatti per creare questa meraviglia, eppure… Si ritiene che le Grotte Longyou risalgano ad un’epoca precedente alla nascita della dinastia Qin, sorta nel 212 a.C., tuttavia, nessuno ha idea di chi abbia potute realizzare un impresa simile, finora nessuna traccia della loro costruzione, e addirittura della loro esistenza, è riportata nei documenti storici, fatto molto inusuale data la vastità dell’opera. Inoltre, sebbene lo scavo abbia richiesto la rimozione di un milione di metri cubi di roccia, non vi è alcuna prova archeologica che spieghi dove sia finito il materiale di risulta. Un vero mistero. Presupponendo un lavoro classico manuale, una stima approssimativa calcola che per realizzare le grotte sia stata asportata una quantità di roccia pari a 1 milione di m³. Tenendo conto del tasso medio di scavo giornaliero di una persona, gli scienziati hanno calcolato che ci sarebbero volute almeno mille persone impegnate a scavare giorno e notte, senza sosta, per sei anni. Ma se si considera anche l’incredibile cura e precisione con cui sono state realizzate, presumibilmente la forza lavoro ed il tempo di realizzazione sono molto più alti. Inoltre, sono del tutto ignoti gli strumenti utilizzati per lo scavo. Nessuno di essi, infatti, è stato trovato all’interno delle grotte.
Quando furono scoperte, le cavità erano sommerse d’acqua, presumibilmente da parecchio tempo. Inizialmente, infatti, si pensava che fossero degli “stagni senza fondo”. Solo quando l’acqua è stata completamente pompata fuori ci si è resi conto di trovarsi di fronte a strutture artificiali inusuali. La maggior parte dei villaggi nel sud della Cina hanno nei paraggi degli stagni naturali molto profondi (chiamati appunto “senza fondo”) e queste riserve d’acqua pullulano di una grande varietà di pesci. Tuttavia, quando l’acqua è stata rimossa dalle Grotte Longyou, non è stato trovato un solo pesce o qualsiasi altra forma di vita. Una delle questioni più interessanti è capire come abbiano fatto le grotte a mantenere la loro integrità strutturale per più di 2 mila anni. Non ci sono segni di collasso, né cumuli di macerie e nessun crollo, nonostante il fatto che in alcune zone i muri sono spessi appena 50 centimetri. Nel corso dei secoli, l’area ha subito numerose inondazioni, calamità e guerre. A causa dei movimenti geologici, le montagne hanno mutato la loro morfologia, ma l’interno delle grotte, la forma e le incisioni hanno mantenuto la loro precisione originaria, come se fossero state costruite ieri. A causa delle grandi profondità delle grotte, alcune zone nella parte inferiore sono immerse nell’oscurità totale. Eppure, anche le pareti di queste aree sono state decorare con migliaia di linee parallele ed incisioni. Come hanno fatto a lavorare al buio? Secondo esperti di ingegneria civile, i costruttori si sarebbero serviti di lampade a combustibile. Tuttavia, data l’immensità delle camere, si sarebbero dovute utilizzare centinaia di lampade. Il fatto curioso è che il soffitto delle grotte non presenta alcun segno di fuliggine, così come è non stato rilevato nelle buie piramidi di Giza. Come illuminavano quei luoghi?
Sono state avanzate molte teorie per tentare di spiegare il motivo per cui furono costruite le Grotte Longyou, ma finora nessuna delle ipotesi proposte riesce a fornire una spiegazione convincente sul loro utilizzo. Alcuni archeologi hanno suggerito che forse le grotte potevano essere le tombe degli antichi imperatori. Ma è un’ipotesi inverosimile, dato che nessun oggetto funerario, né tombe, sono mai stati trovati al loro interno. Altri hanno proposto l’ipotesi di ex miniere. Ma questo avrebbe richiesto attrezzature e apparecchiature di un certo tipo. Anche in questo caso, nessuna traccia del genere è stata rinvenuta nelle cavità a sostegno dell’ipotesi. E poi, se erano solo miniere, perchè creare decorazioni così precise su ogni superficie della cavità? Che tipo di tecnologia era presente all’epoca che ha consentito ai costruttori di creare un complesso così affascinante? Inoltre, la precisione presente nei più piccoli dettagli è indicativo di alto artigianato che secondo la storia ufficiale non sarebbe stato possibile migliaia di anni fa. Chi le ha costruite? Quale misteriosa civiltà? Che tipo di tecnologia hanno impiegato per la costruzione delle grotte? Che tipo di apparecchio di misura è stato utilizzato? Come hanno fatto i costruttori ad asportare un milione di m³ di roccia? E dove è andata a finire? In tutto il pianeta ci sono strutture che sfidano ogni spiegazione logica e le Grotte Longyou sono una di quelle, e secondo molti sono la prova ultima dell’antica tecnologia degli déi extraterrestri (Anunnaki ?). Tutte queste domande sottolineano il fatto che le Grotte Longyou potrebbero essere un’antica costruzione di una civiltà, forse aliena, la quale, con la loro tecnologia estremamente avanzata, ha potuto realizzare cose inimmaginabili in breve tempo, in un lontano passato. Oppure si può ipotizzare che le antiche culture di tutto il mondo in qualche modo, migliaia di anni fa, possedevano ancora una tecnologia ora perduta, che ha permesso loro di erigere strutture affascinanti. Insomma, nonostante decenni di ricerca, le Grotte Longyou rappresentano ancora un enigma insoluto.