Le misteriose grotte di Burrows

Le grotte di Burrows sono un misterioso sistema di cunicoli e caverne scoperte per caso dall’americano Russel Burrows di Olney nell’Illinois (USA), nel 1982. Burrow all’interno delle grotte fece una scoperta eccezionale: vi erano nascosti corpi mummificati racchiusi in sarcofagi e migliaia di incisioni su pietra, sculture, geroglifici e segni di un linguaggio sconosciuto, tavole e manufatti in oro massiccio.

Grotte di Burrows 4
Grotte di Burrows 4

La scoperta delle grotte di Burrows era eccezionale, ma non per gli studiosi classici e gli archeologi tradizionali, subito il tutto fu bollato di falsità e manipolazione. Il motivo? Quello che rappresentavano molti oggetti e pitture avevano collegamenti impossibili, secondo la storia attuale, avevano collegamenti con arte e scritture del vecchio continente come fenici ed egiziani! La storia ci dice che prima del 1492 nessun essere umano del vecchio continente era mai approdato nel nuovo continente, nelle Americhe, quindi tracce di cultura ed arte fenicia ed egiziana erano impossibili da rintracciare sul territorio americano. È ormai prassi comune che quando viene repertato qualcosa che va contro il “paradigma storico” prima lo si ignora, poi, se proprio ciò rimane impossibile, la strada più semplice è quella di dare del falsario allo scopritore e screditarlo, un po’ come è successo al povero Fradin ed al sito di Glozel in Francia dove sono stati trovati reperti ed una forma di scrittura e simboli che richiamano per assoluta similitudine le scritte sui reperti di Burrows e quelli di padre Crespi.

Grotte di Burrows 5
Grotte di Burrows 5

La scoperta delle grotte di Burrows fu fatta lungo un ramo del fiume Wabash, nel sud dell’Illinois. Prima di allora non si era nemmeno a conoscenza della loro esistenza e si supponeva che le montagne, data la loro conformazione, non avessero che anfratti o piccoli buchi di profondità irrilevante. Burrows, al contrario, riportò un complesso sotterraneo molto profondo e articolato, ma soprattutto la presenza di oltre 3.000 curiosi disegni, geroglifici e scritte sulle pareti delle gallerie e delle camere. Il clamore di quella scoperta attirò archeologi da tutto il mondo, ma più i reperti venivano portati alla luce e meno gli storici mostrarono interesse. Qualcuno infatti avanzò l’ipotesi che Burrows avesse portato all’interno delle grotte monili e reperti antichi per avere un po’ di fama e quell’idea andò per la maggiore, tant’è che l’interesse per quella sensazionale scoperta si spense velocemente. Ma se anche Burrows avesse tentato di truffare gli storici per un po’ di attenzione, come spiegare i geroglifici, i disegni e le scritte sulle pareti risultati autentici?

Grotte di Burrows 3
Grotte di Burrows 3

Su alcuni  reperti delle grotte di Burrows, grandi quanto un piatto, sono raffigurati motivi straordinari: esseri alati metà uomo e metà animale, uomini con elmi, rappresentazioni della volta celeste, medaglioni ed iscrizioni, impossibili da decifrare in quanto usano un alfabeto assolutamente sconosciuto, sono presenti decine e decine di motivi che possono essere interpretati come rappresentazioni di “visitatori” provenienti da altri mondi. Insieme ad animali di terra e di mare, e ad alcune creature, abbigliate in modo strane, sono raffigurati quelli che sembrerebbero oggetti volanti, alcuni posati a terra, altri sarebbero in volo. Se già alcune scoperte mettono in crisi quello che sappiamo della nostra storia e la datazione della comparsa dell’essere umano sul nostro pianeta, quando si trovano incisioni rupestri o reliquie che raffigurano esseri non umani la scienza va letteralmente in crisi. I nostri antenati avevano una fantasia più sviluppata della nostra? O forse davvero entrarono in contatto con altre civiltà intelligenti venute da chissà dove? O forse già esistenti prima di noi esseri umani?  Se si continua a screditare e buttare via quello che sta venendo fuori  dalle nebbie del tempo, non riusciremo mai a conoscere la vera storia dell’umanità, una storia di gran lunga più interessante ed insolita ma soprattutto diversa da quanto ci hanno raccontato i nostri migliori storici.

Grotte di Burrows 2
Grotte di Burrows 2

A completare il quadro delle grotte di Burrows si sa che Joseph Mahan, esperto di indubbia fama in storia indiana e presidente dell’Institute for the Study of American Cultures, studiando l’enigma delle grotte di Burrows fino a poco prima della sua morte, avvenuta nel 1995, era giunto ad una conclusione sensazionale: ”I resti umani trovati nelle grotte di Burrows appartengono, a mio avviso, a creature del cosmo, sepolte assieme alle proprie mogli, figli, ai loro vestiti, ai loro beni e al cibo di cui avevano bisogno per il viaggio oltre la morte. Questi semidei erano i discendenti di creature immortali provenienti da altri mondi che, nella notte dei tempi, giunsero sulla Terra a bordo di veicoli spaziali “infuocati” e che vi rimasero abbastanza a lungo da portare a termine delle manipolazioni genetiche. Hanno trasmesso alla loro progenie una parte delle loro conoscenze, da tramandare di generazione in generazione, dall’arte della navigazione all’architettura. Le hanno poi insegnato a “governare” con saggezza ed a curare le malattie. Lasciarono quindi la Terra con la promessa che un giorno sarebbero ritornati”. Mahan sarebbe riuscito ad acquistare ben 107 reperti in pietra delle grotte di Burrows, che, dopo la sua morte, furono imballati e riposti in un magazzino.

Grotte di Burrows 1
Grotte di Burrows 1

 

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