La costruzione della Piramide di Cheope o Grande Piramide è uno dei misteri più antichi ed affascinanti dell’umanità: dimensioni, proporzioni ed orientamento. La costruzione, l’unica delle 7 meraviglie del mondo antico ancora in piedi, è stata realizzata utilizzando calcoli matematici, geografici e astronomici con livelli di precisione altissimi, appena raggiungibili con gli strumenti moderni. Le teorie su come ci siano riusciti sono diverse, e alcune puntano a qualcosa di più grande di ciò che immaginiamo… qualcosa che potrebbe sconvolgere il nostro passato e cambiare il nostro futuro.

La Piramide di Cheope fu costruita presumibilmente nel 2550 a.C. circa come tomba e mausoleo riservato al Faraone Cheope o Khufu (si presuppone, ma all’interno della piramide non è stato trovato nessun sarcofago né tracce di sepoltura). Altezza originale presunta 148,208 m (qualcuno dice 146,6) ridotta agli attuali 138,8 m dai fenomeni atmosferici, larghezza 230,36 m, inclinazione 51°50’40”. Composta da circa 2.400.000 blocchi di pietra del peso di circa 2,5 tonnellate l’uno (qualche blocco della base avrebbe un peso di circa 15 tonnellate). Dimensioni, proporzioni ed orientamento della Piramide di Cheope sono dei misteri e la domanda più ovvia è dove finiscono le coincidenze casuali e dove incomincia qualcosa di voluto e preordinato come sembrano dimostrare i numeri.
- Le coordinate geografiche esatte della Piramide di Cheope o Grande Piramide coincidono con lo stesso numero della velocità della luce nello spazio, ma gli antichi Egizi non conoscevano questo calcolo… o no? Una casualità? Velocità della luce nello spazio: in fisica la velocità della luce è la velocità di propagazione di un’onda elettromagnetica e di una particella libera senza massa. Nel vuoto ha un valore di 299792458 m/s (299.792,458 km/s). Coordinate Piramide di Cheope: latitudine 29°58’45.28” N = 29.9792458°N!
- Allineamento con altri luoghi misteriosi. Si può tracciare una linea perfetta della lunghezza dell’equatore terrestre che unisce Giza con Rapa Nui (Isola di Pasqua), Nazca, Petra, Persepolis e altri monumenti. Ma gli antichi Egizi non sapevano dell’esistenza di questi posti… o no?
- La Piramide di Cheope soddisfa le proporzioni auree e svariati calcoli basati sul numero PI, livelli di sofisticatezza matematica che non erano alla portata degli antichi Egizi, per quello che sappiamo… Proporzioni auree: la sezione aurea o rapporto aureo o numero aureo o costante di Fidia o proporzione divina, sinonimo di perfezione e/o bellezza, nell’ambito delle arti figurative e della matematica, indica il numero irrazionale 1,6180339887. Probabilmente furono i Babilonesi o gli Egizi il primo popolo a parlarne. Numero PI: numero π (p greco) è una costante matematica astratta il cui valore = 3,14159. È stato scoperto da Archimede (287 a.C.-212 a.C.), ma ne siamo sicuri visto che gli Egizi lo utilizzavano già nei loro calcoli geometrici? La misura adottata dai costruttori della Piramide di Cheope è il “cubito sacro”, suddiviso in 25 “pollici”, equivaleva a 0,635660 m.
- Numeri astrofisici: approssimativamente un “cubito sacro” (0,635660 m) era la decimilionesima parte del raggio terrestre che è di 6.371.000 m secondo misurazioni recenti. Distanza media Terra-Sole 149.600.000 km (UA). Altezza originale Piramide di Cheope moltiplicato 1 miliardo = 148.208.000 km. Pollice piramidale 0,0254264 moltiplicato 100 miliardi = 2.542.640 km. I km percorsi in un giorno dalla Terra nella sua orbita intorno al Sole (946.080.000 km in 365,256 gg) sono 2.590.183.
- Orientamento: da sempre si discute dell’allineamento della Piana di Giza rispetto alle stelle, in particolare delle piramidi e della Sfinge. Qualcuno dice che sono solo suggestioni, altri invece hanno trovato un assetto credibile per questo possibile allineamento. In particolare Robert Bauval sosteneva che le tre piramidi sono una replica in Terra delle 3 stelle principali della Cintura di Orione perfettamente allineate come si vedevano dalla Terra nel 10.000 a.C. circa. Questo naturalmente presuppone una conoscenza matematica e astrofisica eccelse e spostare di circa 7.500 anni indietro la costruzione o quanto meno la progettazione della Piramide di Cheope. Con lo stesso concetto si pensa che la Sfinge, che originariamente rappresentava un leone, sia stata costruita ed allineata alla posizione della Costellazione del Leone del 10.500 a.C. Come tutte le epoche precessionali, si trattò di un periodo di 2.160 anni, e viene generalmente calcolato che cada tra il 10.970 a.C. e l’8.810 a.C. del calendario gregoriano. Naturalmente vi sono delle contrapposizioni ed una di queste, proposta da Andrew Collins, definisce l’allineamento delle piramidi non alla Costellazione di Orione bensì alla Costellazione del Cigno, precisamente alle cosiddette Ali del Cigno, le stelle ε. γ e δ Cygni. In ogni caso bisogna ricordare che l’orientamento degli edifici sacri era ritenuto di grande importanza nell’antichità e, dunque, anche quello delle Piramidi, per gli Egizi.
Sono davvero tutte “coincidenze” come la maggior parte degli archeologi ed egittologi asseriscono? Ma quando tutto coincide in modo così esatto, solo le menti più chiuse a ciò che è sconosciuto non si farebbero queste due domande così cruciali: come e perché sono state costruite davvero le piramidi? Alcune risposte potrebbero cambiare il mondo così come lo conosciamo… Nonostante ci siano idee chiare sulla costruzione della Piramide di Cheope e le altre piramidi in termini di trasporto e sollevamento dei blocchi di pietra (anche se vi sono molti e seri dubbi in proposito…), la maggior parte del mistero risiede nei calcoli e numeri i quali non sono compatibili con le conoscenze degli Egizi ed in realtà di nessuna altra civiltà, almeno di nessuna conosciuta… Molti dicono che tutto arriva da un popolo più antico che è stato sul nostro pianeta molto prima degli altri e che era arrivato a sviluppare tecnologie simili alle odierne. Cosa è successo allora a questa gente? Una teoria dice fondamentalmente che così come arrivarono, se ne andarono.

Esseri che arrivarono da un altro pianeta ad abitare la Terra e che avendo creato le nostre prime civiltà le lasciarono con alcune nozioni di base iniziali per evolversi (e questo spiegherebbe le analogie tra civiltà diverse) oltre all’ampia conoscenza astronomica di queste. Altri teorizzano che in questi monumenti stia la salvezza, che tutto è stato pensato come se si trattasse di un grande puzzle, che al venire risolto ci darebbe le chiavi per evitare la distruzione del pianeta. Una spiegazione quasi cinematografica che sembra essere adattata alla situazione ecologica attuale. altri dicono che le piramidi sono una fonte di potere che, riempiendo i loro serbatoi d’acqua, darebbero vita ad una vibrazione particolare che, messa in funzione, darebbe energia perpetua. Ed infine ci sono teorie più semplici che dicono che le proporzioni auree esistono in natura e che i monumenti le contengono perché seguono le stelle. Ma non c’è assolutamente nessuna teoria che sia riuscita a spiegare tutti i misteri, la simmetria delle loro costruzioni, la loro collocazione geografica, gli avanzati sistemi di calcolo utilizzati o le loro iscrizioni interne, nessuno ha potuto spiegare il motivo complessivo di tutto arrivando al punto di chiamare tutto “casualità” perché è più facile. Forse un giorno arriveremo a capirlo, ma forse sarà troppo tardi per coglierne il messaggio.