Gli Arimaspi sono un popolo leggendario citato da autori greci e latini (Erodoto, Plinio il Vecchio) abitanti in un territorio posto a nord-est della Grecia. Avevano la particolarità di avere un unico occhio in mezzo alla fronte e facevano parte del mitologico popolo dei ciclopi. Secondo Erodoto da Alicarnasso, che cita un poema sugli Arimaspi di Aristea di Proconneso, il loro territorio si trovava tra quelli degli Iperborei e degli Issedoni, probabilmente nel nord della Scizia e quindi tra i monti del Caucaso ed il Mar Nero.

Una citazione specifica sui misteriosi Arimaspi la troviamo nel “The Discovery of America” Vol. 1 di John Fiske del 1892, dove si legge che “la prima menzione di queste persone mitiche sembra essere stata fatta da viaggiatori greci in Scizia già nel settimo secolo prima di Cristo”. Gli Arimaspi sono spesso rappresentati mentre combattono con i grifoni (mitologici guardiani delle miniere) per il possesso delle miniere d’oro. È nel terzo libro delle Storie (scritto tra il 440 a.C. ed il 429 a.C.) che Erodoto fa la sua prima menzione di questo popolo, una razza di esseri profondamente connessi ai racconti dell’abbondanza d’oro nelle parti “settentrionali dell’Europa”, anche se non sembra affatto convinto dell’esistenza di questi mitici uomini con un occhio solo. “Anche in questo caso non posso dire con certezza come viene prodotto l’oro, ma si dice che uomini con un occhio solo chiamati Arimaspi lo rubino ai grifoni”, scrive Erodoto nelle sue Storie III, 116.
Citato nelle Storie di Erodoto, Aristea di Proconneso, che era una leggendaria figura-saggezza associata al culto di Apollo e che probabilmente visse nel 690 a.C. circa, nella sua opera in tre volumi “Arimaspea” (di cui sono sopravvissuti solo pochi frammenti) dà il suo resoconto dei viaggi nelle terre che gli antichi greci consideravano il “Nord”, oltre i nomadi sciti fino al paese di un popolo chiamato Issedones. Gli Issedi erano molto probabilmente un’altra tribù nomade, che informò Aristea delle molte razze che avevano i loro insediamenti appena oltre i loro confini. Questi popoli avevano molto probabilmente i loro prototipi nelle autentiche tribù della Siberia, molto tempo fa. Gli Arimaspi, in conflitto con altre tribù vicine come ad esempio gli Issedi che furono cacciati dalla loro terra; gli Sciti, d’altra parte, erano in conflitto con gli Issedi, e i Cimmeri che abitavano vicino al “mare meridionale”, pressati dagli Sciti, lasciati dietro la loro terra (Erodoto, IV.13).
Sulla base dei frammenti dell’opera di Aristea, gli Issedi descrissero gli Arimaspi come un vero popolo bellicoso, di carattere molto nobile, coperto di capelli arruffati, che possedevano un sacco di bestiame. La loro unica caratteristica veramente notevole e chiaramente insolita era la presenza di un singolo occhio in mezzo alla fronte. Anche Omero nella sua opera Odissea descrisse di un ciclope, Polifemo, un gigantesco uomo con un occhio solo che faceva parte del popolo dei ciclopi. Solo leggende? O c’è un fondo di realtà?