Terrestri, alieni o ibridi? Chi siamo e da dove veniamo?

Il dibattito è aperto da anni e molti hanno affrontato l’argomento proponendo varie ipotesi. Chi siamo? Da dove veniamo? Siamo terrestri, alieni o ibridi? C’è da dire che l’argomento ha suscitato anche molte polemiche sebbene vi siano antichi testi e nuovi studi che suggeriscono la nostra “diversità” proiettandoci alle stelle e smentendo i canoni classici di “evoluzione della specie” di stampo darwiniano, nonché i più antichi dogmi religiosi.

Terrestri - Pianeta Terra
Pianeta Terra

Essere terrestri vuole dire che siamo nati e cresciuti su questo pianeta sin dagli albori dei tempi, che siamo un “prodotto” di Dio e che siamo cresciuti e progrediti grazie alla naturale evoluzione della specie sotto la protezione della divinità creatrice. E le scimmie da cui proveniamo secondo gli studiosi tradizionali ed alla teoria di Darwin? Secondo la Bibbia “Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza”, Dio non creò una scimmia, creò l’uomo direttamente, ma anche il regno vegetale e il regno animale (compreso anche le scimmie, ovviamente) sul pianeta e vi collocò l’uomo a dominarla. Ecco, il dominarla è stato preso troppo alla lettera dall’uomo che ha distrutto quasi completamente il pianeta Terra con tutto quello che contiene, compreso la distruzione di mari, laghi, alberi, piante, animali, l’ambiente, l’aria, tutto o quasi il cosiddetto “creato”. Seguendo sempre il canone biblico l’uomo (insieme alla donna) fu cacciato dall’Eden, il paradiso terrestre dove viveva, e fu lascito libero di vagare per il pianeta Terra. Noi dovremmo essere i terrestri, cioè gli abitanti della Terra, ma perché abbiamo questa denominazione? Adam (Adamo), il nome assegnato da Dio alla sua creazione, in ebraico viene letteralmente tradotto in “essere umano”, mentre la sua origine etimologica ha un significato molto dibattuto, potrebbe derivare dall’accadico “adamu” che si traduce in “fare o creare” con il significato di “creatura o che è stato creato”, ma anche “creato dalla terra”, quindi Adamo il terrestre. Già, ma questo fa supporre l’esistenza di un altro creato, di un altro o altri pianeti, di un altro essere vivente probabilmente simile a noi che noi chiamiamo alieno, che significa “estraneo” o “fuori dal luogo”.

Alieni e spazio
Alieni e spazio

Guardando in cielo molti di noi siamo stati affascinati dalle stelle, dai pianeti, da quello che noi chiamiamo Universo, e chi di noi non si è mai posto la domanda: “siamo soli nell’immensità dell’Universo?”. Rispondere non è facile, ma una cosa è chiara, l’Universo è troppo grande perché solo gli esseri umani possano abitarlo. Con nuovi studi e nuove scoperte ci stiamo rendendo conto che esistono anche altri universi, altre galassie e sicuramente altre razze intelligenti che vi abitano. Il concetto di universi paralleli e dimensioni spazio-temporali diversi sta prendendo piede sempre di più e molti scienziati vi lavorano per rendere le ipotesi e gli studi una realtà non più romanzesca. Qualcosa che ci mostri che noi terrestri non siamo soli nell’Universo? Questa, qualche anno fa, era una specie di chimera, e chiunque parlava di un qualche tipo di fenomeno UFO veniva preso per matto. Ma i tempi sono cambiati, la declassificazione di vari x-files di diversi stati, nonché l’aumento del budget per la ricerca di possibili contatti alieni, ha lasciato il posto ad un affrontare la questione con molta più serietà. O almeno, a prendere sul serio le testimonianze di persone che affermano di aver avuto contatti con esseri “extraterrestri” in qualche modo. Gli avvistamenti di UFO sono cresciuti in modo esponenziale in tutto il pianeta nel giro di poco tempo, quindi, sebbene ci poniamo migliaia di domande al riguardo e arriviamo a migliaia di conclusioni diverse, è già stato appurato che questi fenomeni non sono il risultato dell’immaginazione di persone disturbate o qualcosa del genere, sono fenomeni reali ed anche ben documentati. La risposta quindi sembrerebbe essere sì, ci sono altre razze nell’Universo da noi comunemente indicato, ma anche in altri universi paralleli o altre dimensioni dalle quali altre razze possono raggiungerci, o magari già vivono tra noi ma hanno una “frequenza di vibrazioni” differente dalla nostra e quindi non possiamo vederli.

Humans are not from Earth
Humans are not from Earth

Per decenni l’umanità ha scansionato il vicinato cosmico e persino altre lontane stelle alla ricerca di segni di vita. E se gli alieni fossimo noi? Un ecologista americano, il dottor Ellis Silver, autore del libro “Gli esseri umani non sono figli della Terra”, ha messo in dubbio la teoria dell’evoluzione, sostenendo che gli esseri umani non si sono sviluppati su questo pianeta ma pensa che furono portati qui da un altro pianeta, il che significa che veniamo da un altro posto nell’Universo, sicuramente un altro luogo abitabile, il che significa che non siamo terrestri ma siamo alieni. Nel suo libro, Ellis solleva diverse domande a favore del fatto che gli umani non provengono da questo pianeta confutando la teoria dell’evoluzione. Le ragioni che Ellis dà, assurde per molti, accettabili per altri, sono molto varie. Innanzitutto, perché ci avrebbero portato qui? Perché siamo una razza di bestie cattive e violente (verità…), per cui era necessario creare una sorta di “prigione”, un po’ come la Cayenna dei francesi, o la Siberia per la Russia zarista, per permetterci di redimerci e di imparare a convivere con noi stessi e con gli altri. L’Homo Erectus, sostiene Ellis Silver, fu incrociato con un’altra razza, forse proveniente da Alpha Centauri, e trasferito su questo pianeta che pareva adatto allo sviluppo. Però non fu troppo adatto, tant’è che secondo l’autore del libro ci sono evidenze che provano che non è così e che sembrano indicare, appunto, l’origine da un altro ambiente. Ellis Silver a supporto della sua idea porta almeno quattro motivazioni: a) il fatto che tanti soffrano di mal di schiena dimostra che ci siamo evoluti in una situazione di gravità più bassa rispetto a quella terrestre; b) l’esposizione prolungata al sole può crearci guai seri di salute mentre non lo è per altre creature terrestri; c) la testa del bambino che nasce è molto grande e crea sofferenze e problemi alla madre nel parto (addirittura con il  rischio di morte per la donna e per il figlio), fatto questo che non si presenta con altre specie del pianeta; d) ci ammaliamo spesso e questo potrebbe dipendere dal fatto che il nostro orologio biologico è tarato sulle 25 ore e non sulle 24 (aspetto questo che è dimostrato dagli studiosi del sonno). Ellis considera anche il sentimento di milioni di persone che “sentono” di “non appartenere a questo mondo”.  Che si tratti di un problema sociale o mentale, Ellis lo usa per “dimostrare” che gli esseri umani non corrispondono alla Terra. Quindi, è possibile che abbia ragione Ellis, che non siamo originari di questo pianeta, che non siamo terrestri ma alieni? Siamo stati messi in quarantena sulla Terra come se fosse un pianeta prigione? Se è così, non si può dire che sia stato un gran successo, visto tutto quello che abbiamo combinato tra guerre e devastazioni. Purtroppo, sia se atavico o meno, sia che siamo originari da altri pianeti o no, rimane il fatto che siamo una razza cattiva, egoista, avida, prepotente, assassina, fratricida, distruttrice, con il progredire intellettualmente siamo progrediti anche nella parte peggiore della nostra già tragica indole.

Sumeri ed Anunnaki
Sumeri ed Anunnaki

Leggendo le antiche tavolette sumere, si evince che la teoria dell’uomo-alieno o ibrido sia quasi una certezza “storica”. Secondo i Sumeri gli esseri umani, i terrestri, furono creati da una razza aliena super evoluta, gli Anunnaki, che approdò sul nostro pianeta oltre 500.000 anni fa in cerca dell’oro. Avevano bisogno di oro in polvere per “riparare” l’atmosfera danneggiata del loro pianeta, Nibiru. Poiché il lavoro di estrazione era faticoso e pericoloso decisero di creare un lavoratore. Utilizzarono per questo l’ominide presente sul pianeta modificandolo geneticamente mischiando il loro DNA con quello dell’ominide creando un “lulu” (primitivo) o “lulu amelu” (lavoratore primitivo), da cui deriverebbe poi Adam. Ovviamente gli Anunnaki erano gli dèi dominatori e creatori dell’ibrido “lulu”, dell’essere umano. Gli dèi furono in seguito “benevoli” con la loro creatura donando scienze e conoscenze inimmaginabili, elevando il livello di intelligenza e consapevolezza dell’uomo. Tutto poi svanito nell’immane disastro che conosciamo come “diluvio universale”. Ma anche nella Bibbia vi sono dei riferimenti “alieni” per la creazione dell’uomo. Nella Genesi, pur esaltando il ruolo di unica divinità, viene usato uno strano plurale per indicare Dio: Elohim (dèi) ed usa un ancora più strano plurale per raccontare la creazione dell’uomo: “Ed Elohim disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza»”. Un plurale maiestatis? E con chi sta parlando? Altrettanto strano quando Adamo ed Eva mangiarono il frutto dell’Albero della Conoscenza, Elohim pronunciò un altro avvertimento, rivolgendosi sempre a imprecisate entità simili a lui: «Ecco, l’Uomo è divenuto uno di noi, e conosce il bene e il male». Elohim parlava agli altri dèi? Sembra proprio vi sia una strana e forte somiglianza con il più antico racconto sumero. Altra precisazione nell’Antico Testamento: «I Cieli sono i Cieli del Signore, all’umanità Egli ha dato la Terra», come a sottolineare che l’uomo non è un dio, né proviene dal cielo, gli è stata “assegnata” la Terra, significa che vi è stato portato? Da dove? Perché?

I nostri amici extraterrestri
I nostri amici extraterrestri

Fra le tante cose che ci inducono a credere nella nostra origine aliena vi è anche il racconto di una celebre “contattista”, la defunta signora Germana Grosso, una modesta casalinga di Torino. La signora era in costante contatto telepatico con alcuni extraterrestri provenienti da una miriade di sistemi solari e dai rispettivi pianeti abitati. Germana fece la conoscenza ad esempio con Ithacar, capo squadriglia della flotta spaziale del Pianeta Masar, pianeta del 57° sistema solare abitato dai discendenti di coloro che un tempo popolavano Marte, prima che cataclismi di portata immane lo rendessero invivibile. E poi conobbe Lioaki, Rukes di Alka, Hitaoo, Kladur di Etonya. Tutti Esseri che di volta in volta si qualificavano, descrivendosi o come simili a noi (Ithacar e Hitaoo nei ritratti che Germana dipinse sembrano dei “nordici”, dai lunghissimi capelli biondi e dagli occhi color smeraldo…) ma anche piccoli, come Rukes, oppure altissimi e dalla pelle scura, come Scarbaux, del 15° sistema solare. I messaggi che le venivano trasmessi riguardavano gli argomenti più disparati, della nostra e della loro vita. Da quei messaggi emergeva che “Loro” ci terrebbero costantemente sotto controllo, dai cieli ma anche da molteplici basi sotterranee e sottomarine. Una di queste basi sotterranee si troverebbe sotto il territorio piemontese, nella zona di Meana, in Val di Susa. Alcuni dei messaggi ricevuti erano di tipo “profetico”, un suggerimento per cercare di cambiare quello che poi sarebbe accaduto, per esempio la morte J.F. Kennedy nel novembre del 1963. Il giorno dopo la morte dell’allora presidente USA il quotidiano La Stampa di Torino pubblicava anche un trafiletto dove veniva riferito che “una casalinga di Torino già molti mesi prima aveva inviato una lettera all’Amministrazione USA mettendola in guardia dal non far andare John Kennedy a Dallas perché là sarebbe stato ucciso”. Idem è successo anche con la morte del fratello di John, Robert Kennedy. Probabilmente i messaggi della signora Germana non furono mai presi in considerazione. In un compendio di messaggi “Loro” raccontarono alla signora come andarono effettivamente le cose qui sulla Terra dall’inizio del suo sviluppo, con riferimento alle varie Civiltà che si susseguirono e in cui emerge che noi proverremmo da un altro pianeta, andato distrutto a causa una guerra atomica di immani proporzioni. Noi, i superstiti di quella razza, fummo cacciati di là e relegati qua su questo pianeta, reso abitabile per ospitarci. E con noi furono portati piante e animali superstiti di quel pianeta chiamato Mathuabh. Un messaggio particolare parlava di “entità spirituali” di altissimo livello che sarebbero intervenute in passato in casi particolari per aiutare i terrestri ad evolversi spiritualmente, purtroppo, a causa della nostra indole, con scarsi risultati. Una di queste alte Entità spirituali è Jesus, un’Entità appartenente al patrimonio spirituale di tutti i popoli dell’Universo, intervenuto qui da noi nella missione che ben conosciamo e il cui nome ci è noto come Gesù Cristo. La signora Germana scrisse anche un libro che raccontava le sue esperienze: “I nostri amici extraterrestri”.

Che dire, forse in un certo senso è più bella ed affascinante la nostra versione aliena piuttosto che quella terrestre, ma che siamo terrestri o alieni o ibridi non cambia certo la nostra indole violenta che ci sta portando inevitabilmente al baratro, alla fine, distruggendo quanto di buono ci era stato dato, forse il Giardino di Eden era proprio il pianeta una volta azzurro, il pianeta Terra.

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