Dall’arrivo del coronavirus Covid19 abbiamo lottato per difenderci, poi una luce fioca nel buio della pandemia: il vaccino anti Covid19, speranza di vita. In questi due anni di lotta con il coronavirus denominato Covid19 o più tecnicamente Sars-Cov-2 sono avvenute cose terribili e milioni di morti nel mondo. Due anni passati a cercare di difenderci con mascherine, disinfettanti, lockdown, allontanamento sociale, sembrava di essere in guerra, indimenticabile. Adesso abbiamo un’arma per difenderci, il vaccino anti Covid19 ma sembra che non tutti vogliono difendersi mettendo così a rischio molte altre persone oltre che sé stessi.
Eppure in mezzo ai milioni di contagiati, ai moltissimi ricoverati, ai moltissimi intubati in terapia intensiva, ai moltissimi morti, c’è gente che trova il coraggio di negare addirittura l’esistenza del virus, di dire che il lockdown è una misura del governo per toglierci la libertà e per affamarci, che è tutta una messa in scena grottesca. Ecco insorgere i no-mask, i no-vax, i no-global, i no-a-tutto, e quelli che sono auto-virologi, o pseudo tali, che profetizzano che il virus è morto, che non esiste più, che si sta facendo terrorismo, ripetuto a inizio estate 2020 (e sappiamo quello che è successo da settembre 2020 in poi) ed a inizio estate 2021, e quelli che incitano a boicottare il vaccino anti Covid19 e le misure del governo, purtroppo anche “noti” politici che, seguendo l’onda del momento (come sempre, a caccia di voti per le future elezioni) fanno dichiarazioni disarmanti ed insensate, tipo “al di sotto dei 40 anni il vaccino anti Covid 19 è inutile”, “io ai miei figli non lo faccio fare”, ed è anticostituzionale l’obbligatorietà al vaccino e che il green pass è discriminante nei confronti di chi non si è vaccinato, non è giusto renderlo obbligatorio per accedere in certi luoghi! Ricordiamo solo alcuni numeri della pandemia da Covid19 (che sono in continuo aumento). Mondo: contagiati 194 milioni, decessi 4,16 milioni; Italia: contagiati 4,31 milioni, decessi 128 mila.
Mentre l’ex premier Conte era inadeguato e contro la libertà del popolo, ed a furor di “pulce traditrice”, è stato mandato a casa, a gran voce si è acclamato dalle opposizioni, condiviso (apparentemente da tutti i partiti politici, meno la solita pecora nera, nera, non negra) il nuovo premier Draghi doveva portare “libertà” agli italiani, soldi di risarcimento per il lockdown agli esercizi commerciali ed assicurare aperture immediate ed indiscriminate per riprendere a lavorare, tanto se muore qualcuno di Covid19, uno in più uno in meno… Ma a quanto pare Draghi non condivide questa visione ma prosegue con il suo giusto compito di salvaguardare la salute e la vita del popolo. L’altro giorno il premier, rispondendo a domanda di un giornalista, ha detto: “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali e magari muori. Oppure fai morire altri non vaccinati, ti ammali, contagi qualcuno e magari quello muore. Senza la protezione vaccinale saremo costretti a chiudere tutto di nuovo”. Una virologa ad una trasmissione su La7, ha detto che per i non vaccinati può essere solo una questione di tempo essere contagiati perché le ultime varianti sono più contagiose, in pratica, fino ad oggi hanno avuto fortuna, ma la fortuna, si sa, non è eterna. Eppure ci sono molti casi clamorosi di no-vax o no-mask che hanno rifiutato il vaccino anti Covid19 sono stati contagiati e sono morti, basta leggere le notizie.
Passiamo alla obbligatorietà del vaccino anti Covid19. In molti tra i protestanti e qualche politico poco o male informato, coinvolgono la Costituzione che vieterebbe l’obbligatorietà a vaccinarsi. Sbagliato! Attualmente vi sono ben 10 vaccinazioni obbligatorie per legge (tutte gratuite), mentre alcune sono state eliminate, altre sono state aggiunte in questi anni. L’obbligo vaccinale è stato introdotto in un periodo storico in cui alcune malattie causavano un numero elevatissimo di contagiati e di morti, per cui lo Stato ha deciso di introdurre l’obbligatorietà per raggiungere coperture elevate e per garantire il diritto alla vaccinazione, a tutela della salute dei cittadini (ed il vaccino anti Covid19 non rientra tra queste motivazioni?). Il primo vaccino obbligatorio in Italia fu l’anti vaiolo reso obbligatorio dalla legge Crispi-Pagliani nel 1888. Una volta eradicato il vaiolo, la vaccinazione fu sospesa nei primi anni ’70 e poi abolita nel 1980. Come per la maggior parte delle malattie virali, anche per il vaiolo non è mai stato disponibile un trattamento specifico con antibiotici e l’unica strategia terapeutica è sempre stata la prevenzione della malattia attraverso la vaccinazione. Chi è nato prima degli anni ‘70 sicuramente ha “marchiato” sulla parte superiore di un braccio (il sinistro nella maggior parte dei casi) il segno di quella vaccinazione: una piccola “fossetta” biancastra circolare, più o meno marcata a seconda l’età. Effetto collaterale primario del vaccino: febbre per 2/3 giorni.
Vaccinazioni attualmente obbligatorie per legge:
- la vaccinazione antidifterica (Legge 6 giugno 1939, n° 891);
- la vaccinazione antipoliomielitica (Legge 4 febbraio 1966, n° 51);
- la vaccinazione antitetanica (Legge 5 marzo 1968, n° 292);
- la vaccinazione antiepatite virale B (Legge 27 maggio 1991, n° 165).
Ad oggi però, con il Decreto 73/2017, a causa di un aumento dei casi di morbillo e un calo generale significativo dell’adesione alle vaccinazioni, lo Stato ha ritenuto necessario allargare l’obbligatorietà ad altre vaccinazioni. Sono quindi state rese obbligatorie per i minori da 0 a 16 anni, oltre a quelle già così definite, ulteriori vaccinazioni precedentemente solo raccomandate:
- anti-pertosse;
- anti-Haemophilus influenzae tipo b;
- anti‐morbillo;
- anti‐rosolia;
- anti‐parotite;
- anti‐varicella.
L’anti-pertosse e l’anti Haemophilus influenzae tipo b sono inserite nel vaccino esavalente insieme ad anti-difterite, anti-polio, anti-tetano e anti-epatite B. Mentre le vaccinazioni anti-morbillo, parotite, rosolia e varicella possono essere inserite in un vaccino tetravalente (MPRV) o in un trivalente (MPR). Nello specifico, il Ministero della Salute, con cadenza triennale può revocare l’obbligo di una o più vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia e varicella sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali.
Parlando di Costituzione in tema di cure si fa riferimento all’articolo 32 della Costituzione italiana il quale recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. La salute come diritto fondamentale, un diritto che può arrivare anche a rifiutare la cura. Naturalmente questo rifiuto alla cura, o accanimento terapeutico, è un diritto del singolo. Sullo stesso piano, però, ci sono anche il diritto fondamentale degli altri alla salute e l’interesse della collettività: nella tutela della possibilità di rifiutare le cure ci deve essere anche spazio per il tema della solidarietà. Se con il mio rifiuto alla cura causo danni alla collettività, ledo il diritto alla salute degli altri, allora sono anche passibile di pena, il diritto alla salute della collettività supera quello del diritto di opporsi del singolo. In sostanza, come fatto in altre circostanze, il Governo può introdurre l’obbligatorietà del vaccino anti Covid19 emanando un apposito Decreto Legge e non si lederebbe nessun diritto costituzionale. Dopo il Decreto Legge 73/2017 emanato dal governo Gentiloni che ha aumentato da 4 a 10 i vaccini obbligatori, in una sentenza in tema della Corte Costituzionale del 2018 “viene detto anche che le competenze fondamentali sul tema delle vaccinazioni sono solo quelle dello Stato. Di fronte alla salute pubblica, per la pluralità di interessi in considerazione, la responsabilità di fondo deve essere unitaria e perciò dello Stato”.

Green pass obbligatorio? Noi lo riteniamo giusto per i motivi di salute sopra elencati. Fare circolare gente immunizzata in luoghi affollati garantisce tranquillità alla gente ed ai negozianti e soprattutto evita altri lockdown, la vita può riprendere. Mentre la grande maggioranza della Nazione si vaccina e quindi salvaguarda oltre alla propria salute anche quella dei propri cari e degli altri, tu, che per motivi tuoi non vuoi vaccinarti, tu che vuoi fare “un dispetto” allo Stato disprezzando la salute degli altri (oltre che la tua e dei tuoi cari), perché dovresti avere diritto a stare insieme agli altri? Per causare ulteriori danni alla salute pubblica ed alle strutture ospedaliere? Causare altri lockdown? Sarebbe un insulto per tutti quelli che sono morti di questa terribile malattia, un insulto a medici ed infermieri che hanno lottato fino allo stremo delle forze per salvare vite umane, magari perdendo la propria vita, sarebbe un insulto ed un atto di scherno per quelli che si sono vaccinati (in Italia il 55,77% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale). In Russia, dove i no-mask e soprattutto i no-vax sono tantissimi, forse il 50%, ma solo per motivi politici, il 19 giugno hanno aperto tutto e tolto l’obbligo della mascherina con appena il 15% di vaccinati. Follia pura che adesso stanno già pagando con 23/25 mila nuovi contagi e 750/800 morti al giorno! Ovviamente non si può né entrare né uscire dalla Russia. In Danimarca, per fare un esempio, il green pass obbligatorio funziona già da mesi e sta funzionando perfettamente portando anche altri individui a vaccinarsi per arrivare alla immunizzazione quasi globale. Pecoroni, gregge, Global? Noi la chiamiamo salvaguardia della salute e della vita di tutta la comunità. In tempi storici un po’ dappertutto ci sono sempre stati i “bastian contrari” nel caso dei vaccini, una buona parte di loro hanno pagato con la propria vita e quella dei propri cari. Pensaci.